Servizi sociali, niente bandi né stipendi

Protesta Servizi sociali
Una protesta dei lavoratori dei Servizi sociali davanti a Palazzo Zanca (Foto Dino Sturiale)

Ogni giorno sembra quello giusto, ma poi non è così. Le determine sono pronte, ma i lavoratori dei Servizi sociali del Comune sono ancora senza stipendio. E non è tutto, perché mentre pare che la Croce Rossa distribuisca anche cibo scaduto, non c'è traccia neanche dei bandi di gara dei Centri di Aggregazione Giovanile.

E così da domani nuova ondata di proteste organizzata dalla FP Cgil di Messina. L'appuntamento è per domani alle 9.30 davanti a Palazzo Satellite, dove ha sede il Dipartimento dei Servizi sociali.

“E' trascorso un mese dalla sospensione del  servizi dei Centri di Aggregazione Giovanile  ed ancora il nulla -puntualizza Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina. Dopo la sospensione della gara per un errore tecnico, il Dipartimento Servizi sociali non ha ancora provveduto  alla nuova pubblicazione del bando.

Ci rendiamo conto del superlavoro al quale è stato sottoposto il Dipartimento negli ultimi  tempi -prosegue la Crocè- e che lo stesso andrebbe riorganizzato e rafforzato  in termini di unità in  organico,  ma i lavoratori e gli utenti non possono più aspettare”.

Il 22 marzo scorso infatti, il del Comune Luigi Croce ha sospeso i servizi e lasciato senza assistenza gli anziani, i disabili e le loro famiglie. Da un mese sono abbandonati a se stessi e non si tratta di persone che possono sopperire pagando una badante, ma di nuclei familiari con molto bassi che possono contare solo sul supporto del Comune.

Domani una delegazioni di lavoratori accompagnati dal segretario Crocè incontrerà il Dirigente dei Servizi sociali Salvatore De Francesco, che raggiunto telefonicamente ha garantito che  i funzionari del Dipartimento stanno predisponendo gli atti per la revoca e la pubblicazione dei nuovi bandi. “Domani verificheremo se le cose stano effettivamente così' -dichiara ancora Clara Crocè- ma sia chiaro che i lavoratori dei CAG lasceranno il Dipartimento solo dopo la pubblicazione  dei bandi”.

Intanto la situazione complessiva dei lavoratori, oltre 700, si aggrava di giorno in giorno, visto che il pagamento diretto degli stipendi arretrati da parte del Comune è continuamente rimandato.

“Fame, disperazione  e lacrime  -aggiunge ancora il segretario generale della FP Cgil messinese. Queste tre parole ormai le sentiamo da mesi. Una lavoratrice ci ha raccontato singhiozzando che ha fatto la spesa alla Croce Rossa ma non può utilizzare nulla perché quello che le hanno dato dato è  scaduto e non ha un centesimo per andare altrove.

Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil

I lavoratori della cooperativa Nuove Solidarietà sono arrivati, non ne possiamo più.  La lavoratrice minaccia anche  gesti eclatanti e nei giorni scorsi le abbiamo pagato la  bolletta della luce. Altrimenti per lei era buio nero, totale.

Questo non va bene, perché sono persone che hanno lavorato e hanno diritto allo stipendio e non all'elemosina. Diritti e dignità calpestati in continuazione. E la colpa non è solo della crisi,  ma di un sistema che ha consentito che fosse perpetrata questa violenza sui lavoratori.

Fino a quando si può contenere la rabbia? -chiede Clara Crocè. Da giorni i lavoratori fanno pressing. Aspettano con pazienza gli stipendi che non arrivano dal mese di agosto. Nonostante gli sforzi e i sacrifici del personale del Dipartimento Servizi sociale e della Ragioneria (questi ultimi hanno persino lavorato dalle proprie case sabato e domenica) per  pagare gli stipendi ai lavoratori arriva sempre il mattone in testa.

Ancora una volta ostacoli, impedimenti ed errori e la cooperativa Nuova Presenza che ha di nuovo fornito volta dati inesatti. I lavoratori  dovranno aspettare l'ennesima correzione per avere gli stipendi”.

E nella speranza che a breve si possa sistemare la situaizone dei lavoratori della cooperativa Nuova Presenza, la FP Cgil ha chiesto al Ragioniere Generale Ferdinando Coglitore di liquidare immediatamente i lavoratori della Nuove Solidarietà, visto che i loro documenti sono in regola. In pagamento ci sono anche le  fatture di altre cooperative e la speranza del sindacato è che entro questa settimana siano tutte liquidate.

“Perché altrimenti  -conclude Clara Crocè- asciugate le lacrime resta la rabbia”.

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