Protesta autotrasportatori a Tremestieri, Fast Confsal: “Questi metodi non ci piacciono”
SICILIA. Sull’improvvisa protesta degli autotrasportatori che ieri sera hanno bloccato il Porto di Tremestieri interviene, prendendo le distanze almeno sui metodi, il segretario del sindacato dei trasporti Fast Confsal Porti e Navigazione Sicilia Nino Di Mento. “Pur comprendendo le regioni e le richieste della categoria degli autotrasportatori, ampiamente giustificate – dichiara Mento – non possiamo accettare né avallare il metodo adottato che viola ogni regola civica e istituzionale di contrattazione. L’inscenata e improvvisa manifestazione di ieri, con l’utilizzo di un solo TIR posizionato all’ingresso del tunnel che collega la chiocciola agli scivoli, ha bloccato di fatto per circa 3 ore i collegamenti commerciali in entrata e in uscita sullo Stretto: navi, equipaggi, dipendenti, mobilità urbana e autostradale. La domanda è, cosa si è risolto dopo circa tre ore di blocco? Quali risultati sono stati ottenuti e raggiunti? Tutto ciò a nostro avviso non è accettabile. Le ragioni vanno portate avanti e rappresentate nelle sedi opportune, attraverso la regolamentazione della materia prevista dalle norme di cui devono farsi carico le associazioni di categoria, alle quali come Fast Confsal siamo pronti in qualsiasi momento a fornire la nostra competenza, il nostro appoggio, la nostra solidarietà, sia come Federazione che come comparto Logistica, ma sempre e comunque nel pieno rispetto delle regole. Come Organizzazione sindacale possiamo ora solo sottolineare che dall’inizio dell’emergenza sanitaria i ritmi frenetici e intensi sostenuti e h24 in questi mesi, hanno messo e mettono a dura prova il personale portuale che si trova a svolgere con grande spirito di sacrificio il suo lavoro sotto pressione, in condizioni critiche, di tensione e stress, poiché si avverte tutta