Processo Terzo Livello, udienza in Corte d’Appello
MESSINA. Dopo la sentenza della cassazione, il processo scaturito dall'operazione del 2018 Terzo Livello relativa a un presunto comitato d'affari tra politici, imprenditori ed esponenti della criminalità locale, torna oggi in Corte d'Appello. I magistrati di via Arenula hanno cancellato definitivamente con la motivazione “perché il fatto non sussiste” il reato di associazione per delinquere. Restano in piedi le altre accuse nei confronti della ex presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, di Marco Ardizzone, dell'ex direttore generale dell'era accorintiana dell'ATM Daniele De Almagro e di Giovanni Luciano.
Il 16 dicembre 2020 il processo d'appello si era concluso con la riduzione delle condanne inflitte in primo grado, quasi tutte dimezzate, e con le tre assoluzioni totali con la formula “per non aver commesso il fatto” per l'ex consigliere provinciale Francesco Clemente, e con “perché il fatto non sussiste” per gli imprenditori Angelo e Giuseppe Pernicone.
Al centro dell'inchiesta, che si è notevolmente ridimensionata rispetto all'impianto accusatorio originale della DIA, la Divisione Investigativa Antimafia, un presunto comitato d'affari ideato da professionisti, imprenditori, politici ed esponenti della criminalità per gestire la cosa pubblica messinese. Il processo di primo grado si concluse nell'ottobre del 2019 con sedici condanne, alcune molto più severe rispetto alle richieste della Procura. Il secondo grado di giudizio, come detto, ridimensionò non poco queste sentenze e adesso, dopo il passaggio in Cassazione, si ritorna in Corte d'Appello.
