#Palermo. Proseguono i lavori di riqualificazione a piazza Sant’Anna al Capo

Prosegue il percorso di rinascita di piazza Sant'Anna al Capo.  Alcune settimane fa si è tenuto l'incontro  per affrontare alcune problematiche territoriali tra il vicepresidente della prima Circoscrizione Ottavio Zacco, il presidente della RAP Sergio Marino, il presidente del consiglio Comunale Totò Orlando e alcuni cittadini del quartiere. Ora giunge un confronto con le maestranze anche per la piantumazione. In seguito sarà realizzata una recinzione di protezione nella villetta della piazza.

“Qualche giorno fa sono state prese le misure per installare una staccionata con rete metallica – spiega Lorenzo Catalano vicepresidente del comitato Salviamo il mercato del Capo – per proteggere il giardino da chi decide di abbandonare la spazzatura in questa piazza del centro storico. Quello che ci fa felici e che notiamo sta facendo grossi passi in avanti è il dialogo tra residenti, Comitato e amministrazione comunale. Ora, l'obiettivo degli abitanti, guidati dal vicepresidente Zacco, è realizzare un orto urbano”.

Il sopralluogo è avvenuto in presenza del presidente Orlando, del dirigente del settore comunale Ville e Giardini Domenico Musacchia e dell'assessore comunale al Verde Francesco Maria Raimondo, che ha evidenziato come chi vive in piazza Sant'Anna, dopo la rimozione dei rifiuti dal giardino avvenuta lo scorso luglio grazie a Rap e Reset, abbia iniziato a sorvegliare l'area verde per difenderla da coloro i quali volevano ulteriormente oltraggiarla abbandonando spazzatura di ogni genere.

“La recinzione è l'unica soluzione – spiega Catalano – per fronteggiare più efficacemente l'abbandono di rifiuti ingombranti”. Il vicepresidente Zacco ha annunciato l'arrivo, nei prossimi giorni, di una squadra di tecnici del Comune per eliminare gli alberi malati presenti all'interno del giardino. Successivamente si passerà alla piantumazione di nuove piante. “Ho chiesto – aggiunge Zacco – all'amministrazione comunale di potere avere qualche panchina anche in disuso, così da restaurarla con l'aiuto delle maestranze del quartiere e istallarla all'interno di quello che diventerà presto un orto urbano. Crediamo che sia possibile e che non passerà molto tempo”.

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