Notti brave a Messina ai tempi del coronavirus: tra alcol e selfie tutti orgogliosamente senza mascherina

MESSINA. Niente mascherine, al massimo la tengono sotto il mento, vai a capire perché. Girano a gruppi, bevono, se sono a tavola si siedono troppo vicini, ignorano le regole del distanziamento sociale previste per contenere l'epidemia di coronavirus e postano di continuo selfie sui social per fare vedere quanto si divertono. Tanto, ad ammalarsi sono sempre gli altri, a morire sono sempre gli altri. Per tre sere abbiamo girato per la città in lungo e in largo per documentare il primo week end della fase 2. Dire che in centro è un disastro è dire poco. Se tra le 8 e le 11 di sera il movimento è relativamente scarso (e comunque anche in questo arco di tempo sono pochissimi quelli che rispettano le regole) dopo quell'ora sembra ci sia il liberi tutti.  E il problema non riguarda solo adolescenti e giovani, ma anche adulti. Convinti che il peggio sia passato stazionano fuori dai locali come prima del COVID-19 e sembra che si facciano un vanto nello sfidare le regole e le forze dell'ordine. Le foto di questo articolo sono le ultime che abbiamo scattato, sono di ieri sera. Essendo domenica c'era un po' meno gente, ma l'incoscienza e la mancanza di buon senso erano le stesse riscontrate venerdì e sabato sera.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.