#Milazzo. Violenza sessuale su disabile, il 19enne fa scena muta

L'OPG di Barcellona Pozzo di Gotto
L'OPG di

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 19enne arrestato ieri a Milazzo con l'accusa di violenza sessuale ed estorsione su una coetanea disabile. L'interrogatorio si è svolto all'OPG di Barcellona, l'ospedale psichiatrico giudiziario, alla presenza del pubblico ministero Sarah Caiazzo, del Giudice per le INdagini Preliminari Salvatore Pugliese e del legale dell'arrestato, l'avvocato Diego Lanza e, come detto, il giovane non ha risposto alle domande degli inquirenti. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di far emergere le brutali vessazioni e violenze subite dalla giovane donna. A presentare la denuncia una componente la famiglia della vittima, che si era accorta di uno strano ammanco di danaro dal proprio conto corrente. Gli immediati accertamenti eseguiti dai militari dell'Arma, coordinati dal pubblico ministero Sarah Caiazzo, anche attraverso l'acquisizione di immagini dei sistemi di videosorveglianza del bancomat utilizzati per i prelievi fraudolenti, hanno permesso di individuare quale responsabile degli indebiti ammanchi di danaro proprio il giovane. Le modalità anomale dei prelievi hanno portato i militari ad approfondire le indagini, che hanno permesso di far emergere i brutali contorni di una vicenda nella quale era coinvolta una ragazza con disagio mentale, minacciata di morte e persino violentata dal proprio persecutore.

Terrorizzata, la ragazza consegnava le carte di credito degli altri familiari al 19enne, che le usava e poi le restituiva. Un tomento iniziato a giugno scorso e conclusosi a settembre. Da giugno scorso e fino a settembre. A incastrare il malvivente le immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso ai carabinieri di identificarlo. Complessivamente, il 19enne si è appropriato di 4.000 euro tra contanti e prelievi effettuati con i bancomat.

Carmelo Amato

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