Milazzo, per la Guardia di Finanza era un falso cieco: 75enne assolto

Tribunale BarcellonaDopo anni di essere considerato un “falso cieco” e di essere stato esposto alla gogna mediatica, A.S., un uomo di 75 anni residente a Milazzo, è stato assolto ieri dal Tribunale di Barcellona. La giudice monocratica, Silvia Spina, ha dichiarato che l'accusa di truffa aggravata ai danni dell'Inps “non sussiste”. Questa decisione segna la fine del calvario che l'uomo ha vissuto dal momento in cui, il 30 maggio 2017, è stata sequestrata la metà della sua abitazione, i suoi risparmi e le due auto intestate a lui, nonché utilizzate dai figli, per un totale di 367.951,71 euro. Il sequestro ha comportato un danno paritetico per l'Inps, dal 2003 al 2016.

La vicenda che ha coinvolto A.S. ha avuto origine da un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Milazzo. L'uomo era stato accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, con l'ipotesi formulata nel 2018 dall'allora pm Federica Paiola. Secondo l'accusa, A.S. avrebbe presentato un'istanza per il riconoscimento di invalidità da cieco civile, corredata da documentazione sanitaria falsa, presso l'”Unità sanitaria locale n. 5″ di Messina il 18 febbraio 2003. Si sosteneva che avesse indotto in errore i membri della commissione medica incaricata di valutare la richiesta di invalidità riguardo ai requisiti necessari per ottenere il beneficio.

Tuttavia, la difesa di A.S., rappresentata dall'avvocato Pinuccio Calabrò, è riuscita a ottenere una perizia redatta da un consulente tecnico, Giuseppe Minissale. Tale perizia ha confermato che A.S. è affetto da una retinopatia pigmentosa che gli causa cecità assoluta in un occhio e un visus inferiore al 3% nell'altro occhio. Nonostante la patologia gli causi cecità, A.S. è in grado di muoversi con una certa autonomia nei luoghi che conosce.

Con l'assoluzione di A.S., il suo avvocato si impegnerà ora per ottenere la restituzione dei beni e dei depositi che erano stati sequestrati nel 2017. Inoltre, si cercherà di riattivare la sua pensione e l'indennità di invalidità civile come “cieco assoluto”, oltre al pagamento degli arretrati che gli spettano.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta per A.S., che finalmente ha ottenuto giustizia e ha visto riconosciuta la sua innocenza rispetto alle accuse che lo hanno segnato per anni.

Carmelo Amato

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