#Messina. La FP Cgil chiede le dimissioni del ragioniere generale Cama

Una delle tante proteste dei lavoratori dei Servizi sociali (Foto Paolo Furrer)
Una delle tante proteste dei lavoratori dei Servizi sociali (Foto Paolo Furrer)

Ancora senza stipendio i lavoratori dei Servizi sociali del Comune di Messina. La FP Cgil pretende le dimissioni del ragioniere generale Nino Cama, proclama lo stato di agitazione e minaccia lo  se le cooperative non dovessero pagare gli stipendi prima dell'1 maggio.

I lavoratori degli asili nido, dell'assistenza domiciliare ai disabili e dei Centri di Aggregazione Giovanile devono ancora percepire gli stipendi di marzo. 
“Un bel regalo da parte dell'Amministrazione Accorinti  -commenta il segretario generale della FP Cgil Clara Crocè– che non riesce a imporre al ragioniere generale Cama la liquidazione regolare delle fatture alle cooperative sociali. E questo mentre l'assessore alle Politiche Sociali Nino Mantineo dorme e chiede perché non si imponga alle coop aggiudicatarie dei servizi di pagare regolarmente gli stipendi ai lavoratori.
Un Primo Maggio amaro per i lavoratori dei Servizi sociali, che ancora una volta devono pagare sulla propria pelle le inefficienze di una macchina amministrativa che non funziona. Un ragioniere generale -incalza la dirigente sindacale- che non fa altro che disattendere le disposizioni impartite dagli amministratori.
Chiediamo di sapere perché si rallentano i pagamenti per i lavoratori dei servizi sociali, che non possono continuare ad anticipare le spese per assicurare i servizi alle fasce più deboli”.
All'Amministrazione Accorinti la FP Cgil chiede immediati. “Con la fatturazione elettronica -aggiunge ancora la Crocè- il ritardo nei pagamenti porterà ai lavoratori non solo disagi, ma anche sanzioni, il divieto di proroga dei contratti e il blocco dei trasferimenti al Comune. Questi piccoli dettagli dovrebbero far saltare dalla poltrona l'assessore al Bilancio Guido Signorino“.
La palla passa adesso a Signorino e Mantineo, cui spetta il compito di evitare lo sciopero e il conseguente blocco dei servizi e di far pagare ai lavoratori quanto dovuto.

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