Messina, età giurati: a rischio l’ergastolo per l’omicidio di Lorena Quaranta

Tribunale giustiziaMESSINA. Dopo il caso del processo per l'assassino di Stefania Gambadoro, l'avvocato messinese che contrasse l'AIDS dal compagno che non aveva rivelato di essere sieropositivo, invalidato a causa dell'età di uno dei giurati, adesso a rischio c'è anche quello per l'omicidio di Lorena Quaranta, la studentessa di uccisa il 31 marzo 2020 dal fidanzato Antonio De Pace a , durante il lockdown.

L'uomo, un infermiere calabrese 30enne, che dopo gli iniziali tentativi di confondere le acque agli inquirenti aveva confessato, a luglio scorso era stato condannato all'ergastolo,

Adesso, come nel caso di Stefania Gambadoro, la sentenza potrebbe essere annullata perché nel corso del processo uno dei componenti la giuria ha superato i 65 anni, età massima prevista per farne parte.

Ieri il difensore di De Pace ha depositato il ricorso e se dovesse essere accolto si dovrebbe ripartire da zero, con un processo di primo grado.

Parenti e , come già quelli dell'avvocato Gambadoro sanno che succederà, potrebbero quindi ripercorrere le vicende che hanno portato alla tragica morte di Lorena Quaranta e rivivere le stesse sofferenze, amplificate dalla consapevolezza che una gestione più attenta dei giurati da parte di chi di dovere avrebbe potuto evitare tutto questo.