#Messina. Arrestato stalker a Barcellona Pozzo di Gotto

StalkingEnnesimo caso di violenza contro le donne, un giovane stalker terrorizza e minaccia la ex fidanzata per oltre un anno.

Nella serata di ieri, 16 gennaio,  i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal del locale Tribunale, Danilo Maffa, nei confronti di un uomo 24enne dell'area tirrenica di Messina, per le accuse di atti persecutori, lesioni personali e detenzione illegale di da fuoco. L'uomo avrebbe costantemente usato violenza e minacciato l'ex fidanzata ventenne.

La misura, emessa dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, è stata ritenuta necessaria per i gravissimi comportamenti persecutori che l'indagato ha manifestato in questi mesi nei confronti della sua ex fidanzata e che rischiavano di degenerare in episodi ancor più lesivi, tanto da indurre il Procuratore  Francesco Massara a richiedere a pochissimi giorni dall'emersione della triste storia un'adeguata misura cautelare nei confronti dello stalker.

La storia tra i due giovani si conclude nel marzo 2014 per volere della ragazza, da allora il suo ex fidanzato non si rassegna e continua a cercare una riappacificazione con telefonate insistenti e con l'invio di numerosi sms sul proprio cellulare. Nei primi mesi lo stalker si limita ad un comportamento pressante ma si passa dagli sms di disperazione a vere e proprie minacce contro la sua ex fidanzata e i suoi familiari.

I contatti quotidiani sono numerosissimi, con punte di oltre 100 messaggi e telefonate al giorno. La vittima tenta in ogni modo di far capire al giovane che lei ormai vuole essere lasciata in pace. Ma il controllo della vita della ragazza è il pensiero fisso del suo ex fidanzato, anche attraverso la visione della sua pagina facebook.

Non appena la giovane pubblica una foto  in compagnia di amici o amiche sul social network viene letteralmente subissata di sms di insulti e minacce e contattata tramite WhatsApp.

 Nel tempo iniziano anche i pedinamenti alla giovane, sia quando è da sola che quando è in compagnia di familiari e amici. In più circostanze lo stalker invia alla vittima il numero di targa delle macchine sulle quali la ragazza si trovava a viaggiare, facendole capire che è sempre sotto la sua osservazione.

Durante un pedinamento il ragazzo, mentre la ventenne era a bordo di un'autovettura in compagnia di due amici, un ragazzo e una ragazza, di rientro da una serata trascorsa insieme, con una manovra azzardata costringe l'auto a fermarsi in mezzo alla strada. Lo stalker reputa che il ragazzo alla guida del veicolo sia il suo nuovo fidanzato e lo aggredisce fisicamente con diversi pugni al volto, costringendolo a ricorrere alle cure in Ospedale.

Gli episodi di violenza convincono la ragazza a rivolgersi all'associazione movimento nazionale anti-stalking e anti-violenza di Messina che riesce a convincerla a recarsi dai Carabinieri.

In caserma la ragazza racconta la sua storia di violenza e così scatta immediatamente l'attività investigativa dei carabinieri che in pochi giorni rintracciano tutte le persone che avevano assistito alla condotta persecutoria dello stalker. I molti testimoni confermano la gravità della situazione anche in relazione alle minacce di morte rivolte in più occasioni, talvolta mediante l'uso di armi da fuoco.

Lo stalker  è stato arrestato ed al momento sottoposto agli arresti domiciliari con il divieto assoluto di comunicazioni, anche telefoniche e telematiche, con chiunque al di fuori dei familiari conviventi.

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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