Lettera aperta di Felice Calabrò alla comunità scientifica e universitaria messinese
Lettera aperta del candidato sindaco del centrosinistra Felice Calabrò alla comunità scientifica ed universitaria di Messina.
“Lo sviluppo del nostro territorio dipende sempre di più dalla capacità di innovazione, di ricerca e di trasferimento delle conoscenze e delle tecnologia dal mondo scientifico al sistema produttivo -scrive Calabrò.
Un sistema che, nonostante l'impoverimento progressivo dell'economia reale, registra la presenza sia pur dispersa, frammentata, disordinata di diversi cluster produttivi.
La città ed il sistema universitario in particolare, non possono rimanere estranei ai processi di innovazione e sviluppo che provengono da questi settori produttivi e rispetto ai quali Messina è chiamata a ritagliarsi non soltanto un ruolo di tipo amministrativo, ma soprattutto a divenire un centro strategico di elaborazione e di offerta di servizi pubblici e privati.
La valorizzazione del capitale umano, il sostegno alle politiche di inserimento dei giovani e le politiche a sostegno della creazione di nuove imprese sono fondamentali per il rilancio del sistema economico. A livello locale è possibile contribuire alla soluzione di questo problema mediante azioni concertate, dirette a promuovere quegli investimenti che producono effetti significativi sulle capacità e competenze dei nostri giovani.
Le diverse iniziative di eccellenza promosse in questi anni dalla nostra Università (Distretti Tecnologici, i Distretti produttivi, le Piattaforme Tecnologiche) in settori ritenuti strategici dalla Comunità Europea (trasporti e mobilità, agro-alimentare, neuro oncologia) devono essere sostenute e devono diventare gli assi portanti di uno nuova strategia di sviluppo per la città.
Sarà mio preciso impegno, qualora fossi eletto a guidare il Comune, coinvolgere il sistema universitario sia in fase di analisi e di progettazione nella predisposizione delle diverse misure a sostegno dello sviluppo che per l'attivazione degli strumenti finanziari che consentono, in sinergia con il governo regionale e nazionale, di concludere accordi di Programma che impegnano risorse finanziarie della Comunità Europea e dei Ministeri”.