Lampedusa, sopralluogo task force della Regione: hotspot al collasso per sovraffollamento
SICILIA. Gravi problemi igienico-sanitari e stress da sovraffollamento. Questa la situazioni trovata a Lampedusa dalla task force istituita dalla Regione siciliana per verificare la compatibilità con le norme sanitarie e linee guida COVID nei Centri di accoglienza per migranti presenti sull’Isola. Dopo Pozzallo e Ragusa (ex azienda agricola Don Pietro) il terzo sopralluogo è infatti toccato alla più grande delle Pelagie dove l’hotospot, a fronte di un capienza consentita di 192 persone ne ospita mediamente più di 1000. La speciale “commissione” formata con decreto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, coordinata da Cristoforo Pomara e composta da 14 tra docenti universitari e professionisti esperti del settore della sicurezza e della sanità, ha raggiunto l’isola dove c’erano anche gli uomini del dipartimento regionale della Protezione civile, giunti al seguito del dirigente generale Salvo Cocina. La Protezione civile ha affiancato la task force, come nelle altre occasioni, per supporto logistico. Le immagini girate all’interno e all’esterno della struttura di contrada Imbriacola testimoniano i gravi problemi igienico-sanitari e di promiscuità che ci sono nell’hotspot. Fratanto si attende l’esito dell’incontro fissato per oggi alle 17 a Palazzo Chigi tra il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e il premier Giuseppe Conte. “Le immagini non mentono – ha sottolineato Musumeci – queste sono le condizioni accertate dalla nostra task