Il fantasma di viale Boccetta
La nostra città, nel corso dei secoli, ha dovuto contrastare numerose calamità, sia naturali che “artificiali” (se così possiamo definirle). Chiunque sia nato e cresciuto a Messina, infatti, conosce l'annosa piaga dei Tir sul Boccetta che, nei lustri passati, ha flagellato il centro cittadino lasciandosi dietro una vergognosa striscia di sangue. Soprattutto per questa violenza subita dalla nostra città, numerosi sono stati i morti sulle strade di Messina che in alcuni casi hanno lasciato una disperata traccia della loro esistenza. Parecchie sarebbero le anime che ancora infesterebbero i luoghi della propria dipartita, ma sfruttando le testimonianze che siamo riusciti a raccogliere, parleremo rispettivamente (tra la puntata di oggi e quella della prossima settimana) delle manifestazioni più eclatanti, ovvero il “ragazzo del Boccetta” e “l'anima del Monte di Pietà”, citati anche nei principali testi che si occupano degli ectoplasmi della città dello Stretto.
Antonio Saccà, 28 anni, ci ha raccontato la sua particolare esperienza sul “viale della morte”, triste soprannome affibbiato al Boccetta. “Avevo appena abbandonato la bretella che dall'autostrada porta in città e stavo scendendo lungo il viale. Ad un tratto vidi una sagoma che correva a perdifiato alla mia destra, all'altezza del collegio “Buon Pastore”. Mi colpì parecchio la velocità con la quale scendeva il Boccetta, perché era più rapido delle sparute macchine che a quell'ora della notte percorrevano la strada. Incuriosito, lo seguii con lo sguardo ma giunto alla chiesa di san francesco lo vidi fare una specie di salto per superare un ostacolo, come gli atleti della famosa disciplina olimpica, per intenderci. Contemporaneamente sentii un forte urlo e poi quella strana figura sparì dalla mia vista. Immediatamente rammentai la diceria del fantasma del Boccetta e, rabbrividendo, schiacciai l'acceleratore per abbandonare immediatamente quel luogo”.
Di questa misteriosa apparizione Valerio De Lorenzo in “Messina magica” dà una spiegazione forse un po' inverosimile. “Nei dintorni del torrente Boccetta raccontano che spesso è stato incontrato il fantasma di un ragazzo che correva precipitosamente senza meta in mezzo alla strada andando avanti e indietro per poi fermarsi bruscamente, gridare e sparire. La gente di quella zona ha ricondotto quest'episodio a uno dei primi incidenti stradali in cui morì un giovane ancora prima della seconda guerra mondiale”. Sembra alquanto improbabile che, in un periodo in cui le automobili erano poco diffuse ed il torrente Boccetta era ancora scoperto e per nulla trafficato, un giovane sia stato ucciso da una vettura. In ogni caso, questa particolare manifestazione è inserita anche su www.fantasmitalia.it, il più autorevole sito italiano sull'argomento.
La descrizione dell'apparizione riportata dagli internauti coincide con quanto osservato dalla nostra testimonianza. “Lo spettro di un ragazzo sale e scende di corsa lungo il viale Boccetta. Dopo aver percorso circa un chilometro, si arresta e lanciando un urlo sparisce nel nulla”. Come abbiamo visto, diverse versioni coincidono tra loro confermando, di fatto, la presenza di questa triste anima in una zona che, come più volte evidenziato nel corso della nostra rubrica, ospita numerosissimi casi spettrali. Vi rimandiamo alla prossima puntata per la descrizione dell'anima del Monte di Pietà.