I bandi di gara dei Servizi Sociali e la rivoluzione della FP Cgil
“Questo sistema dei Servizi sociali è fallito e l'amministrazione di palazzo Zanca deve prenderne atto”. Dito puntato della FP Cgil di Messina contro la gestione di uno dei settori fondamentali per la città.
In attesa del nuovo sindaco, il conto alla rovescia è ormai scattato, il segretario generale della FP Cgil di Messina Clara Crocè pretende la massima trasparenza nella predisposizione dei bandi di gara, avendo cura che la politica se ne stia alla larga da un settore considerato da sempre un serbatoio di voti senza fine.
“Definirlo una patata bollente -incalza la Crocè- appare persino riduttivo. Se non sarà maneggiato con cura, la prossima amministrazione rischia di trovarsi tra le mani una bomba potenzialmente distruttiva, le cui schegge impazzite potrebbero causare morti e feriti”.
Per il segretario generale della Funzione Pubblica della Cgil di Messina la gestione dei servizi sociali è tutta da rivedere “e deve rappresentare una delle priorità del futuro sindaco. Il terzo settore, diversamente da quanto è accaduto finora, non può più essere terra di nessuno o, meglio, della politica. Una politica che per raggiungere i propri obiettivi, ancor di più in fase elettorale, avanza illusorie promesse di occupazione causando un duplice danno. Da un lato alimenta false speranze nei cittadini, dall'altro condanna al mal servizio gli utenti”.
Indispensabile quindi individuare percorsi alternativi senza perdere altro tempo, iniziando a parlarne con il commissario straordinario del Comune Luigi Croce. “La drammatica situazione in cui versa un settore per troppo tempo ostaggio della politica -spiega il segretario generale della FP Cgil- è anche frutto della logica di privatizzazione che regge i servizi sociali, che ha causato sprechi, ha facilitato un uso ambiguo delle risorse ed ha via, via deresponsabilizzato le Istituzioni dal proprio compito. La nostra proposta è quella di internalizzazione del settore, per garantire una pluralità di obiettivi. Dall'abbattimento dei costi al miglioramento dell'offerta per gli utenti”.
La segreteria della Funzione Pubblica della Cgil sta già lavorando ad una piattaforma da presentare al futuro sindaco, per dimostrare, dati alla mano, i vantaggi che comporterebbe la scelta di organizzare dall'interno i servizi sociali, salvaguardando gli attuali livelli occupazionali.
Nell'attesa, la FP Cgil chiede a Croce un confronto per discutere dei nuovi bandi gara del settore. “Non vogliamo trovarci nelle condizioni di dover scartare un uovo di Pasqua che contenga brutte sorprese -puntualizza Clara Crocè. Puntiamo invece a procedure trasparenti per rivedere alcune clausole contrattuali che hanno inceppato il sistema dei pagamenti. Non sarà sufficiente rifarsi il look per partecipare alle gare. I lavoratori ed il sindacato vigileranno sul regolare svolgimento di tutte le fasi. Peraltro, i bandi dureranno 8 mesi: il tempo necessario per aprire un confronto con il nuovo sindaco su un nuovo modello gestione dei servizi sociali”.