Elezioni 2013, la parola d’ordine è twittare
Twittare, twittare, twittare! Sembra la parola chiave di queste elezioni combattute anche in una nuova arena politica, virtuale e aperta a chiunque abbia voglia di scambiare cinguettii in 140 caratteri. Negli ultimi mesi è stato un crescendo continuo, la campagna elettorale ha fatto lievitare i numeri di Twitter in modo esponenziale.
Chi ancora non c'era ha prontamente creato un profilo sul social più modaiolo che ci sia, chi era già presente invece ha capito che usare un account Twitter in maniera continuativa può essere un ottima chiave di comunicazione, alla pari di quelle tradizionali.
Le truppe di ogni candidato si sono schierate e armate di smartphone e tablet hanno iniziato la battaglia dei tweets: appuntamenti, commenti e battute concentrati in 140 caratteri.
Insomma, si gioca a colpi di hashtag al punto che è nata @Italia2013, il racconto collettivo della campagna elettorale social su mention, volumi di conversazione, contenuti più retwittati e principali protagonisti: #elezioni 2013 è l'hashtag generico più usato per la conversazione sulla campagna elettorale, poi ci sono stati trend come #propostashok in merito alle proposte elettorali di berlusconi.
Non solo i politici ma anche programmi TV, seguiti via twitter tra commenti e scambi di opinioni, e giornalisti che ricevono grande eco attraverso i retwitt. Gli studi in merito concordano sul fatto che il dibattito sui social non cambia le intenzioni di voto. Certo è però l'apporto informativo e la capacità di diffusione di messaggi politici e commento.
Dei nostri parlamentari erano già presenti su Twitter @gianpierodalia, @vigarofalo, @On_Scilipoti, @c_briguglio. Ma è Gianpiero D'Alia la vera scoperta social della campagna elettorale nostrana. Il senatore dell'Udc deve avere intuito l'importanza del mezzo e cambiato strategia, intensificando notevolmente la sua presenza sul social. Con 2.991followers al momento in cui scriviamo, D'Alia twitta le iniziative politiche a cui partecipa, comunica spostamenti e appuntamenti, condivide le foto del suo tour elettorale, commenta i suoi avversari e cita il suo leader. Ogni tanto dà perfino un po' di ritmo a questa campagna elettorale, per chi volesse ascoltare http://www.youtube.com/watch?v=dGghkjpNCQ8
Qualche giorno fa c'è chi ha gridato alla morte dell'uccellino blu, dopo che la notizia delle dimissioni del Papa, definita la notizia più importante dell'anno, è stata veicolata dall'agenzia di stampa Ansa. In questa campagna elettorale però è il vero vincitore, avendo ormai superato a grandi passi il più noto Facebook ed essendosi trasformato nella piazza virtuale in cui tutte le sere buona parte degli italiani si trasferiscono dalle poltrone per dire la loro sull'ultima proposta del giorno.