Cronaca. Palermo, mafia: Guardia di Finanza sequestra beni per oltre 10 milioni di euro alla famiglia Graviano
PALERMO. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo hanno eseguito il provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di aziende, quote societarie ed immobili, nella disponibilità dei fratelli Graviano, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. L’attività scaturisce dalla proposta di applicazione di misure di prevenzione avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti dei membri della storica “famiglia mafiosa” reggente del mandamento Brancaccio di Palermo. Benedetto Graviano (cl. 1958), figlio di Michele e primo di quattro fratelli, Filippo (cl. 1961), Giuseppe (cl. 1963) e Nunzia (cl. 1968), sono i componenti più noti della famiglia per essere stati i mandanti dell’omicidio di Padre Pino Puglisi e, in particolare Filippo e Giuseppe, tra i responsabili delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino unitamente ai poliziotti di scorta. Per tali fatti e per la loro appartenenza alle cosche Filippo
3 distributori di carburante
2 ditte individuali, di cui una avente ad oggetto una rivendita di tabacchi e l’altra un parcheggio
10 immobili tra villini, appartamenti e terreni.