Cronaca. Evasione fiscale e bancarotta fraudolenta aggravata: due arresti a Catania

gdf carbon tax siciliansCATANIA. Su delega di questa Procura della Repubblica i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione a un'ordinanza cautelare emessa dal Giudice  per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo che ha disposto l'applicazione di misure personali 2 arresti domiciliari e 3 obblighi di alla polizia giudiziaria nei confronti di 5 persone indagat.gdf carbon tax1 siciliansl'omessa applicazione di IVA per 3 milioni di euro. In estrema sintesi, la predetta società risultava aver utilizzato documenti contabili falsi (creati per frodare Fisco, imprese concorrenti e creditori) emessi da diverse società fittizie costituite ad hoc e gestite direttamente dalla famiglia. Proprio i due uomini sono risultati a capo di tale gruppo societario, di fatto costituente un'unica realtà aziendale, creato per conseguire, su più fronti, vantaggi illeciti. Muovendo da tali evidenze, l'investigazione delegata alle Fiamme Gialle etnee, anche corroborata da significativi riscontri ottenuti dall'esecuzione di intercettazioni telefoniche, ha consentito di ricostruire l'architettato circuito fraudolento – diretto a evadere imposte,. L'illecito modus operandi posto in essere dai Rapisarda attorno alla società è consistito: nello spostare gli adempimenti giuridici relativi a prestazioni di lavoro dipendente sulle altre aziende fantasma che, poi, non hanno

versato i relativi previdenziali e assistenziali; nell'utilizzare il reticolo di imprese cartiere controllate sia per sgravare fiscalmente costi che la predetta società avrebbe dovuto sostenere quale reale datore di lavoro, sia per conseguire illeciti profitti per effetto della fittizia formazione di crediti IVA e dell'imputazione di costi commerciali mai sostenuti. Destinatari del provvedimento di obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria, sono stati: Carmelo Falco (cl.1968), rappresentante legale di tre imprese operanti nel settore del trasporto di merci su strada, per un milione e 600 mila euro. Per Falco, inquadrato come lavoratore dipendente del gruppo aziendale dei Rapisarda sin dal 2004, che ha sempre operato quale trasportatore ed è risultato privo di capacità tecniche necessarie ad amministrare una società di trasporti di rilevanti dimensioni, le investigazioni condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania hanno fatto emergere il suo ruolo di prestanome, appositamente stipendiato con mille euro mensili. Prova di tale consapevole ruolo è emersa dalle attività tecniche allorquando egli, avendo appreso del circuito criminale nel quale era stato inserito, ha espresso alla consorte vivo rammarico per non aver preteso un maggiore compenso per l'illecito servizio reso ai due. Inoltre i tre soggetti risultano indagati, in concorso, per il reato di bancarotta fraudolenta aggravata in quanto ideatori ed esecutori del dissesto della “Effe Transport S.r.l.” fallita nel 2016 con un passivo accertato di un milione di euro. Riccardo Mottantrambi indagati per l'occultamento delle scritture fiscali della citata impresa. Francesco Cocuzza

 


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