Cronaca. Caltanissetta, sequestro preventivo di beni per 1,6 milioni di euro
CALTANISSETTA. Questa mattina in provincia di Enna i Finanzieri del GICO (Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata) del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Caltanissetta hanno eseguito un sequestro preventivo avente a oggetto 80 ettari di terreno, nei confronti di un'azienda agricola e conti correnti e assegni circolari intestati a Maurizio Giuseppe Nicosia, al fratello Fabrizio Michelangelo Nicosia e Carmela Stagno, moglie di Fabrizio. Il decreto è stato emesso dalla DDA, Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta. L'attività di indagine nasce nel 2012, quando il GICO di Caltanissetta è stato delegato dalla DDA a effettuare accertamenti economico-patrimoniali nei confronti di Maurizio Giuseppe Nicosia, nato a Enna il 17.09.1973, pluripregiudicato e più volte arrestato e condannato per reati contro la persona, contro il patrimonio, per associazione e traffico di droga, tentato omicidio volontario, porto abusivo di armi, lesioni personali, indebita percezione di contributi pubblici nel settore agricoltura e allevamento, inosservanza degli obblighi sulla sorveglianza speciale. Il soggetto è stato anche sottoposto a misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale della Polizia con obbligo di soggiorno nel comune di residenza dal 2003 al 2007.
Le attività di indagine avevano inoltre dimostrato che l'indagato apparteneva a Cosa Nostra, nello specifico al clan Nicosia di Villarosa (in provincia di Enna). Durante gli accertamenti attuati è stato individuato, tra l'altro, un atto di compravendita perfezionato tra membri della famiglia Nicosia, che risultava degno di specifica attenzione investigativa. Si tratta di un negozio giuridico a titolo oneroso, perfezionato nel 2011, attraverso il quale Maurizio, principale indagato,