Barcellona PG, il Tribunale del Riesame annulla l’arresto di Stefano Genovese
Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Diego Lanza a favore di Stefanino Genovese, annullando il suo arresto nell'ambito dell'operazione Inganno. Questa operazione aveva fatto luce su una decina di omicidi perpetrati durante la guerra di mafia degli anni '90 nel comprensorio barcellonese.
Genovese era stato accusato di partecipazione all'omicidio di Francesco Longo, noto come ‘Buffu', avvenuto nel quartiere Marsalini il 28 dicembre 1992. L'accusa lo identificava come il mandante dell'omicidio, poiché Longo era considerato un membro del gruppo dei Chiofalo, avversari nella guerra di mafia interna alla famiglia barcellonese.
La difesa di Genovese, guidata dall'avvocato Diego Lanza, ha basato il ricorso sulle incongruenze nelle testimonianze di tre collaboratori di giustizia che avevano descritto l'omicidio di Longo. In particolare, il collaboratore di giustizia Carmelo D'Amico, nel suo racconto, ha indicato che lui e Genovese avevano commesso il delitto utilizzando un'auto fornita da Sam Di Salvo, all'epoca capo del gruppo Gullotti.
Tuttavia, nel ricorso è emersa una differenza nei racconti degli altri due collaboratori di giustizia, Salvatore Micale e Nunziato Siracusa, che hanno riferito che l'omicidio venne commesso utilizzando un ciclomotore booster. Inoltre, Siracusa ha indicato che Genovese avrebbe agito da solo.
Queste incongruenze nelle testimonianze dei collaboratori di giustizia hanno portato il Tribunale del Riesame a concludere che non vi erano prove sufficienti per sostenere l'accusa contro Genovese, portando così all'annullamento del suo arresto.
