Barcellona PG, i Carabinieri Melas e Galeano nominati sottotenenti

20230908 111120
Il Capitano Galizia saluta Galeano

Il Maresciallo Ordinario Antonino Galeano, 35anni, ha lasciato la guida del Comando Stazione Carabinieri di Montalbano Elicona, segnando la fine di un capitolo nella sua carriera all' dell'Arma dei Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Maresciallo Ordinario Galeano ha iniziato il suo servizio nell'Arma nel 2009, quando è entrato come Carabiniere, e ha progredito costantemente nella gerarchia fino a diventare Sottufficiale nel 2014. Il suo percorso formativo lo ha portato a frequentare il 4° Corso Triennale presso la Scuola Marescialli di Velletri (RM) e Firenze.

Prima di assumere il comando a Montalbano Elicona, Galeano ha prestato servizio in diverse sedi, incluso un periodo nel mantovano. Durante questo servizio, ha subito un grave incidente durante un'operazione contro la , un atto di coraggio che gli ha valso il riconoscimento di “Vittima del Dovere” da parte del Ministero dell'Interno. Successivamente, è stato insignito del distintivo d'onore di “ferito in servizio” da parte dell'Arma dei Carabinieri.

La sua carriera ha continuato a brillare, con incarichi al Comando Stazione di Cesarò e Tusa, prima di approdare a Furnari come vice comandante. Qui, si è distinto per la sua professionalità e il suo impegno nella lotta alla criminalità comune ed organizzata.

Recentemente, il Mar. Ord. Galeano ha intrapreso una nuova fase nella sua carriera, con la nomina a sottotenente e il conseguente trasferimento alla Scuola Ufficiali di Roma, dove svolgerà il corso di Applicazione tecnico professionale.

Il neo Ufficiale dell'Arma ha anche conseguito importanti titoli accademici, tra cui una Laurea Magistrale in Giurisprudenza e un Master in Criminologia e studi giuridici forensi, dimostrando la sua dedizione allo studio oltre al servizio. A salutare la Compagnia di Barcellona anche Alessandro Melas, 34anni, valido e intraprendere militare,  nominato anche lui sottotenente.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.