Barcellona PG, approvato il regolamento Tari, ma la maggioranza perde i pezzi
Quasi in extremis e al terzo tentativo la maggioranza a sostegno del sindaco Pinuccio Calabrò si ricompatta e boccia con 14 voti contrari e 5 favorevoli, un emendamento proposto dall'opposizione che intendeva ripristinare gli sgravi in bolletta per chi conferisce i rifiuti al Centro di raccolta Comunale. Dopo tante discussioni in aula, in alcuni casi anche piuttosto accese, la sostanziale modifica riguarda gli sconti per le famiglie con almeno quattro componenti e con un indice ISEE inferiore ad 8.000 euro. Una richiesta esplicita del gruppo di opposizione, rivista e rielaborata dalla stessa maggioranza.
Nel corso della seduta è emerso altresì che il sindaco Pinuccio Calabrò continua a perdere pezzi della sua maggioranza, con il medico Giuseppe Abbate che ha costituito insieme alla consigliera Ilenia Torre un nuovo gruppo di opposizione.
Un maggioranza che si dimostra spesso non compatta e le cui insoddisfazioni portano a frantumazione. Questo al momento fa molto male a Barcellona Pozzo di Gotto. Quando a dominare sono gli interessi dei singoli e non logiche unitarie si affievolisce la capacità di governare. Assessori e consiglieri che dicono quello che vogliono, con uscite spesso estemporanee, dove alla fine viene quasi da sorridere per come certe affermazioni rasentino il “fantozziano”.
Tutto questo è dovuto ad un problema di fondo: la mancanza di una decisione forte da parte del primo cittadino di azzerare totalmente la giunta (formando una squadra di tecnici ndr) e di smarcarsi da certe logiche di partito che stanno solo finendo per insabbiare lo stesso primo cittadino. E così, in mancanza di una decisione “forte”, chiunque può sentirsi legittimato a fare, quasi, ciò che vuole. L'augurio vero che gran parte della cittadinanza sente di rivolgere al Sindaco è quello di iniziare a comprendere quale sia il vero ruolo guida del Sindaco, al servizio dei cittadini e legittimato da una elezione diretta, e non messo giornalmente alla prova dalle segreterie dei partiti della sua stessa maggioranza.