San Michele, la V Circoscrizione contesta il distacco della luce

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Il torrente San Michele

Niente più luce pubblica sulla sponda sinistra del torrente San Michele. Decisione questa, adottata dal Servizio del Comune senza consultare la V Circoscrizione.

Così, durante la seduta di ieri, il Consiglio del V Quartiere ha approvato all'unanimità un ordine del giorno urgente con il quale chiede un tavolo tecnico al quale dovranno partecipare i Dipartimenti competenti, le Circoscrizioni ed il Genio Civile per revocare il e valutare caso per caso su quali torrenti possa essere applicato e dove invece sia necessario mantenere l'impianto di pubblica illuminazione.

“Il provvedimento -spiega il presidente del V Quartiere Alessandro Russo- che dal Dipartimento è stato comunicato come se fosse preso in ottemperanza ad un'ordinanza del Genio Civile dell'aprile 2012, in realtà nulla ha a che vedere con quanto richiesto dall'Ingegnere Capo Gaetano Sciacca al Comune, che riguardavano soltanto l'eliminazione dello strato di asfalto dal letto del torrente San Michele. Nulla più su qualsiasi altro intervento, soprattutto nulla sul distacco assurdo dell'impianto di luce pubblica. E prescindendo dalla scelta del distacco e dal tempismo così fuori sincrono dall'andamento normale dei tempi amministrativi, contestiamo che il provvedimento del Dipartimento non sia stato comunicato con un congruo preavviso né concertato con la Circoscrizione, che è l'istituzione che rappresenta  territorialmente gli interessi della comunità”.

Disco rosso quindi del Consiglio della V Circoscrizione, che definisce autoreferenziale il modo di operare dei dipartimenti comunali, che da regolamento dovrebbero invece comunicare decisioni così importanti ai Quartieri.

Pur condividendo quindi le richieste di sicurezza espresse dal Genio Civile, i consiglieri della V Circoscrizione esigono che il distacco degli impianti, se davvero necessario, debba essere messo in atto gradualmente, verificando in quali torrenti si possa procedere alla disattivazione e su quali invece sia necessario individuare soluzioni intermedie per garantire la sicurezza e il diritto di mobilità dei cittadini.

“Esistono infatti casi come quello del torrente San Michele -spiega Russo- dove per l'atavica inerzia dell'amministrazione non è stata mai posta in essere l'esecuzione di interventi di messa in sicurezza del torrente o di realizzazione di viabilità alternativa per raggiungere il borgo storico. In questo caso, la sponda (e non il letto) del torrente, costituisce l'unica via di accesso alle abitazioni. Pensare che solo grazie al solo distacco della luce pubblica i cittadini che abitano qui da secoli non utilizzeranno più la sponda del torrente come una strada appare grottesco e comico, se non fosse in realtà tragico. I cittadini utilizzeranno ancora la sponda del torrente, con l'aggravante del assoluto che comporta ulteriori pericoli per la sicurezza complessiva della zona”.

Il Consiglio del V Quartiere chiede quindi che in futuro tutti gli eventuali provvedimenti di distacco della luce pubblica sui torrenti siano concertati con le Circoscrizioni e comunque valutando caso per caso la situazione, visto che gli insediamenti abitativi sulle sponde dei torrenti non sempre sono recenti e che nella maggior parte dei casi la sola strada di accesso è quella delle sponde dei torrenti. Necessario quindi  individuare soluzioni momentanee in attesa che il Comune svolga il proprio ruolo e realizzi strade o percorsi alternativi e in sicurezza.

“Oggi occorre che tutta l'inerzia storicamente dimostrata dalla politica cittadina e dai dipartimenti comunali competenti non sia fatta pagare all'ignara cittadinanza -dichiara ancora Russo a nome del Consiglio. Fino a qualche anno fa, interi complessi edilizi sono stati costruiti direttamente sui torrenti, senza che nessuno fiatasse. Scoprire oggi, come sembra fare il Dipartimento comunale competente, che un impianto di pubblica illuminazione su sponda torrentizia costituisce potenziale fattore che invita ad utilizzare il torrente come una strada e quindi procedere al suo distacco per illudersi che la stessa non sia più utilizzata come strada appare ridicolo, banale, grottesco ed ipocrita. Il Comune realizzi la viabilità alternativa ed in sicurezza, piuttosto”.

Nei prossimi giorni il Consiglio convocherà una seduta straordinaria pubblica presso il salone parrocchiale della chiesa di San Michele per discutere sia dell'improvvido provvedimento, sia dei problemi cronici del borgo di San Michele. Dopo la seduta, alla quale saranno invitati anche gli Enti interessati (Dipartimento Opere Urbanizzazioni Primaria e Secondaria e Genio Civile), si terrà una fiaccolata di protesta proprio nei luoghi interessati.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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