Quello più profondo è invece costituito dai riferimenti biografici, storico-culturali e paesaggistici, riportati con puntualità e dovizia da Alice Verlaine Corbion. A ciò si aggiunge l'ottima traduzione di Chiara Nannincini Streitberger, che dà uniformità alle diverse mani di scrittura stratificate nel testo. L‘opera a più mani diventa uniforme, senza crepe e rende con precisione il luogo, il tempo, la forte e talvolta enigmatica personalità di Francois e la chiara e coerente figura di Lia, in una Palermo morbida e sinuosa che si apre alla modernità.
Lucien, geometra-architetto venticinquenne, ottiene un incarico dalla società belga Les Tramways de Palerme per progettare e costruire alcuni edifici funzionali e diversi villini nella stazione balneare di Mondello. Il suo rapporto con i palermitani è molto cordiale, ricambiato in egual maniera da loro, che stimano questo giovane che viene da una delle grandi capitali europee e da un ambiente culturalmente avanzato e che è di belle speranze, ardito e intelligente e che apprezza la bellezza della città mediterranea e l'ospitalità dei suoi abitanti.
Elodie Heylighen (Lia), abile disegnatrice e donna accorta e sensibile, dopo il matrimonio lo seguirà a Palermo e condividerà con lui le scoperte paesaggistiche e artistiche di cui è ricca la città e l'intera Sicilia. E' il periodo del Liberty, quell'etichetta spuria che è attribuita al movimento modernista dal nome di un celebre emporio di Londra. In Italia la corrente giunge in ritardo e non conosce la lucidità teorica e la forza di sviluppo degli altri paesi europei. In campo architettonico, tuttavia, si registrano significativi riscontri anche in Italia dai padiglioni di Raimondo d'Aronco a Torino, al Palazzo Castiglioni di Giuseppe Sommaruga a Milano, all'Hotel Villa Igea di Ernesto Basile a Palermo.
In Sicilia prevale l'aspetto simbolico e letterario del ripetersi di cicli naturali e del continuo rigenerarsi delle forze della natura, con moduli vicini alla cartellonistica francese. François deve dare a Mondello un aspetto simile a Nizza, Biarritz, Brighton e Sanremo. È un incarico importante, ma essendo un uomo oculato non si esalta. Gode dei successi, delle frequentazioni, del bagno di cultura che la Sicilia gli offre, ma pensa al futuro e al rientro in patria, cogliendo i venti di un cambiamento epocale. Le foto in appendice al volumetto sono indicative dei gusti, degli interessi e della sensibilità di Lucien François. Insieme con i disegni di Lia, offrono un ricordo indelebile di un luogo dove anche le intemperanze degli isolani, gli squilibri sociali, le condizioni climatiche, talvolta estreme per il caldo e lo scirocco, servono ad accentuare la magia.