Coronavirus e movida a Milazzo, pugno duro contro gli incoscienti: identificate oltre cento persone

MESSINA. Le famiglie con le mascherine per proteggere e proteggersi, la maggior parte dei ragazzi invece, dimostrando una buona dose di incoscienza oltre che di stupidità, affollava le e i locali di Milazzo, totalmente noncurante del pericolo. Negli ultimi giorni sono fioccate le segnalazioni non solo da parte della gente comune ma anche di alcuni gestori, che avevano lamentato la presenza di assembramenti e l'ostinazione di molte persone che si rifiutavano di seguire le regole del distanziamento sociale. Così ieri sera i Carabinieri del Comando mamertino hanno effettuato un servizio d'ordine in alcuni locali milazzesi. I militari dell'Arma hanno identificato un centinaio di persone. Non sono mancati i controlli alla stradale, con numerosi verbali e diverse segnalazioni, visto che ieri nelle vie di Milazzo il post quarantena è stato tutt'altro che sicuro. Le mascherine venivano giù e non solo per i sorsi di tequila: c'era un senso di leggerezza decisamente anacronistico con l'attuale da coronavirus, che sembra già dimenticata. Sarà che è difficile abituarsi a questo stravolgimento della socialità, sarà che gli spazi, per quanto ampi, si saturano per un rito a cui i milazzesi non riescono a rinunciare, ma tenere la situazione sotto controllo appare molto complicato. Nell'alzarsi per andare in bagno o semplicemente passeggiando, scontrarsi con qualcuno è inevitabile. Le conseguenze? Lo vedremo tra alcune settimane.

Carmelo Amato

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