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#Sicilia. L’Isola al collasso economico, ministero e Corte dei Conti esaminano dati e cifre

“Far fronte unico per salvare il salvabile”. A chiederlo i parlamentari regionali NCD Nino Germanà e Vincenzo Vinciullo, che commentano così la disastrosa situazione economico-finanziaria della Regione Sicilia, attualmente sotto la lente di ingrandimento di ministero e Corte dei Conti.

“La situazione è critica e questa criticità è evidente e palese, così come le responsabilità che hanno portato a questo punto -aggiungono Germanà e Vinciullo. Le notizie che arrivano da Roma spesso parlano il politichese e quindi se da un canto sembrano rassicuranti, dall'altro è chiaro che non lo sono.

Lo spauracchio della bocciatura dei nodi essenziali della nostra legge di stabilità non è roba da poco e il verificarsi di un tale scenario cagionerebbe danni tremendi all'intera Isola, ai suoi abitanti, ai lavoratori degli enti pubblici siciliani. Comunque la si metta, ci troviamo davanti un ginepraio pericolosissimo dal quale abbiamo bisogno di venire fuori”.

Per i due parlamentari la cosa più logica sarebbe quella di “aspettarsi dallo Stato l'attuazione di misure straordinarie per la nostra terra, simili a quelle poste in essere in altri casi, ultimo in di tempo e di clamore, quello di Roma Capitale. Del resto, questa potrebbe essere la chance migliore per evitare il tracollo dell'Isola considerato che la massa debitoria del pachiderma Sicilia sembra aggirarsi intorno ai 7-8 miliardi. E con numeri come questi la sola ipotesi di rientrare è fantascientifica”.

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