Quando Vullo si presentò alla selezione della Regione Calabria fu escluso per mancanza di esperienza di direzione. “Eppure lo stesso anno -chiosa D'Uva- la Regione Sicilia ammise la sua candidatura e da lì, in breve, giunse la nomina al Papardo-Piemonte. Mi auguro che il Governo indaghi a pieno sulla vicenda e qualora vi siano responsabilità o irregolarità intervenga in maniera netta ed esemplare”.
All'interrogazione di D'Uva si aggiunge la dichiarazione della deputata all'ARS valentina zafarana, che commenta: “Abbiamo già chiesto all'assessorato regionale, con accessi agli atti e una interrogazione parlamentare, che siano espletati doverosi controlli in merito alle perplessità sollevate sul possesso da parte del dottor Michele Vullo dei requisiti necessari alla nomina di direttore generale dell'azienda ospedaliera Papardo-Piemonte di Messina. Abbiamo anche portato la vicenda nella sottocommissione antimafia all'ARS. Quello che chiediamo -conclude la parlamentare- è che si faccia piena chiarezza perché non debbano esserci ombre sull'idoneità nei ruoli apicali nella sanità siciliana”.