“La conferenza stampa del Gruppo Parlamentare del PD all'ARS rischia di tenere in piedi un equivoco che nuoce al Partito Democratico e alla prospettiva di costruire un'alternativa al Governo Schifani -scrive il coordinamento provinciale del PD peloritano. Bene hanno fatto i nostri parlamentari regionali a lavorare di concerto con le altre forze di opposizione di Assemblea Regionale per far emergere contraddizioni e inadeguatezze del Governo delle destre siciliane. Altra cosa però è immaginare percorsi politici comuni, senza per altro alcun dibattito negli organismi preposti alla definizione della linea politica e delle alleanze, con chi ha rappresentato e rappresenta altro rispetto al centro-sinistra e al campo progressista.
Cateno De Luca, e le forze politiche in cui ha militato, sostenuto e con le quali è stato candidato (MPA, UDC, Forza Italia), e quelle che ha fondato, da Sicila Vera a sud Chiama Nord, si sono sempre stabilmente collocate nel centro-destra. È quello il suo campo, sono quelli i suoi valori. A ciò si aggiungano i comportamenti, gli atteggiamenti, le prese di posizioni e la presenza social di questi anni che tutto raccontano fuorché di un interlocutore possibile per il PD e il centro-sinistra: più volte criticati e dileggiati con volgarità”.
Poi l'affondo finale: “Se qualcuno a Palermo o nelle altre provincie crede di conoscere o pensa di poter gestire Cateno De Luca si sbaglia di grosso e dalla provincia di Messina siamo nella condizione di offrire un quadro chiaro e circonstanziato. È vero che alla sicilia e a Messina serve un'alternativa politica ed elettorale e neanche noi ci rassegniamo a un ruolo minoritario, ma non ci sono scorciatoie: se il PD e le forze progressiste vogliono tornare a vincere a livello regionale e nei territori, recuperino la propria identità e costruiscano un progetto che sappia parlare ai siciliani”.