Nella Sala dell'ex Convento dei Frati Minori, Chiostro delle Grazie, a discutere con l'autore è stato il professore Luigi Lupelli, ottico optometrista, docente del corso di Laurea in Ottica e Optometria dell'Università di Roma Tre.
Nel suo intervento l'autore ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a pubblicare il volume.
“Ho scritto questo libro per i miopi, perché abbiano uno strumento con cui istruirsi e dilettarsi – ha detto Marchi. Ma anche perché possano affrontare al meglio il difetto della vista e avere quel minimo di formazione che possa permettere di costruire un dialogo tra il miope e l'oculista, utile al loro benessere visivo”.
In effetti il problema, come è emerso dall'intervento di Lupelli, riguarda un numero inaspettatamente alto di persone. “La miopia è un fenomeno in crescita in alcuni paesi occidentali la percentuale di persone affette da questo disturbo della vista sfiora quasi il 90 per cento” – ha detto il docente romano. Il fenomeno è correlato direttamente alle mutate abitudini di vita, al fatto che si trascorre sempre più tempo in luoghi chiusi e al riparo dalla luce del sole, utilizzando dispositivi elettronici e schermi che aggravano il problema”.
Il libro di Marchi è stato definito da Lupelli: “un saggio ma anche un racconto. Miopia, percezione e personalità è un testo di divulgazione, ma anche un libro scientifico che può essere letto con la semplicità di un racconto”.
Lupelli ha poi approfondito gli aspetti medici e scientifici del volume, fornendo dei suggerimenti per la per la protezione degli occhi e per un più sano stile di vita.