Dopo l'approdo a Mozia. Si inizia con la visita agli scavi, che permette di scoprire i resti della città fenicia, lungo il percorso si incontrano ancora resti delle torri, in particolare la torre orientale con la scalinata di accesso e la Porta Nord, alle spalle della porta si può ancora notare parte del lastricato della strada principale. Mentre verso il mare invece si delinea quella che congiunge Mozia alla terraferma e che si trova appena sotto il pelo dell'acqua.
Tra i resti archeologici dell'isola si visiteranno la Necropoli, il Tophet, santuario a cielo aperto dove erano deposti i vasi contenenti i resti dei sacrifici umani. Il Cothon, piccolo bacino artificiale di forma rettangolare collegato al mare aperto da un canale e la Casa dei Mosaici, chiamata così per la presenza di due bei mosaici in ciottoli bianchi e neri, raffiguranti un grifo alato che insegue una cerva ed un leone che assale un toro.
Infine, la visita al Museo dove sono esposti oggetti rinvenuti sull'isola, a Lilibeo (Marsala) e nella necropoli di Birgi. La collezione di sculture comprende statuette di divinità madri, testine di terra cotta d'influenza greca ed il superbo Efebo dl Mozia, figura nobile dal portamento fiero e dalla lunga veste a piegoline di sicuro influsso greco. Situata alle spalle del museo si trova la Casa delle Anfore che deve il suo nome al rinvenimento di un considerevole numero di anfore.
Il museo ospita anche una ricca collezione di anfore da trasporto, ceppi di ancora, e al carico dei relitti arabo-normanni rinvenuti al largo del Lido Signorino.
Dopo la partenza da Marsala è prevista una sosta a Dattilo per una degustazione etno-dolciaria.