Dalle dichiarazioni rese dal primo cittadino di Messina, secondo Musumeci “emerge un quadro di diffusa illegalità in città, non sempre riconducibile alle organizzazioni mafiose ma a veri e propri clan che si contendono il controllo di vaste aree del territorio, soprattutto nelle periferie. Siamo rimasti molto colpiti, ad esempio, da quanto accaduto per la festa della Vara lo scorso anno al comandante della polizia municipale: un episodio assai grave, che testimonia da un lato l'arroganza di alcuni gruppi e dall'altro il tentativo di delegittimare quel Corpo di polizia, sempre più esposto a intimidazioni di ogni genere. La politica a Messina, ormai da almeno un decennio, dimostra di non avere sufficienti anticorpi per tornare a essere autorevole. L'audizione del sindaco è stata utile anche se non ha saputo rispondere ad alcune importanti nostre osservazioni. Gli abbiamo chiesto l'integrazione di documenti mentre nei prossimi giorni ascolteremo anche il direttore generale ed altri dirigenti apicali. Noi, lo ripeto, non ci occupiamo di reati penali ma di etica pubblica. E' nella “zona grigia” il nostro campo di indagine, dove la malapolitica – ha concluso il presidente dell'Antimafia- si incontra con burocrati collusi e con le pratiche del malaffare.”