Si è conclusa con un arresto, quello del presidente del Consiglio di amministrazione Lino Siclari, e con il sequestro di beni per oltre 4 milioni di euro la vicenda della Aicon di Giammoro, un'azienda quotata in borsa, ma il cui titolo fu sospeso più volte, specializzata nella produzione di imbarcazioni da diporto. Coinvolti nell'inchiesta anche due collaboratori di Siclari, il consulente fiscale Pietro Pappalardo e la segretaria Salvatrice Gitto, adesso ai domiciliari. L'ordinanza è stata emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del tribunale di Milazzo Fabio Gugliotta su richiesta del procuratore capo Emanuele Crescenti e del sostituto procuratore Rita Barbieri.