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La grande proletaria si è mossa: il corteo dell’Orsa attraversa Messina

I lavoratori in sciopero pronti a muoversi in corteo (Foto Paolo Furrer)
I lavoratori in sciopero pronti a muoversi in corteo (Foto Paolo Furrer)

I primi ad aderire in riva allo Stretto allo sciopero nazionale proclamato dal sindacato autonomo Orsa sono stati i lavoratori di BluFerries, che a mezzanotte hanno incrociato le braccia.

Suo malgrado, Messina è il simbolo delle vertenze del trasporto pubblico che non funziona in Italia (e in Sicilia in particolare) e non a caso alla manifestazione cittadina hanno partecipato anche i segretari nazionali Andrea Pelle e Ilda Golfieri.

Per tutti gli altri la protesta è iniziata stamane alle 9. Se i marittimi saranno fermi fino alle 23:59, i dipendenti dell' Trasporti Messina riprenderanno il servizio alle 13, il traghettamento FS ripartirà alle 17, mentre l'industria e i servizi si asterranno per  l'intera giornata lavorativa.

Il corteo si è mosso dalla Stazione Marittima poco dopo le 10, attraverserà la città e si fermerà davanti alla Prefettura.

Aggiornamento delle 11.32

Dopo avere attraversato il centro della città lungo le vie I Settembre (qui è stata fatta una sosta sotto la segreteria di Francantonio Genovese, parlamentare PD agli arresti domiciliari perché coinvoloto nello scandalo della formazione e tra i maggiori azionisti del Gruppo Caronte e Tourist “per rivendicare che lo Stretto è di tutti e non solo del potere economico o politico” ha dichiarato il segretario regionale di Orsa Sicilia Mariano Massaro) e Garibaldi fino a piazza dell'Unità d'Italia, una volta arrivati al Palazzo del i manifestanti, intorno a 300, hanno chiesto di essere ricevuti.

I segretari Pelle, Golfieri e Massaro, accompagnati da una delegazione di lavoratori, hanno consegnato una lettera con le posizioni dell'Orsa rispetto al Job Acts e alla Legge di Stabilità, che il prefetto di Messina Stefano Trotta trasmetterà al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Durante l'incontro sindacato e lavoratori hanno posto l'accento sui problemi più urgenti della città, molti dei quali bombe pronte ad esplodere. A partire dall'abbandono del trasporto ferroviario regionale e a lunga percorrenza da parte del Gruppo Ferrovie dello e dal traghettamento pubblico inesistente, ormai monopolio dell'armatore privato, fino al rifiuto della Ragioneria dello Stato di finanziare il traghettamento veloce tra la sponda siciliana e quella calabrese.

Vertenze scottanti anche quelle della crisi occupazionale nel settore marittimo, ferroviario e indotto (marittimi BluFerries, biglietterie e hostess, addetti alle pulizie delle navi, dipendenti di Porta Messina e attività commerciali adiacenti il porto storico, l'improprio sfruttamento delle potenzialità del Cantiere Navale Palumbo e il rispetto del capitolato di concessione, le condizioni di lavoro delle guardie giurate e la ricollocazione dei lavoratori ex Ferrotel”.

Viola D'Arrigo Adamova, musicista del teatro Vittorio Emanuele, ha partecipato allo sciopero suonando il violino.

Soddisfatto per l'esito della protesta a Messina il delegato regionale di Orsa Trasporti Sicilia Michele Barresi. “Il nostro sindacato non ha truppe cammellate -commenta. Oggi con noi c'erano solo lavoratori veri, che hanno pagato di tasca propria l'adesione allo sciopero.Nessuno è sttao obbligato a partecipare e chi lo ha fatto lo ha fatto perché ne era convinto”.

Subito dopo l'incontro con il prefetto Trotta, lavoratori e Orsa si trasferiranno a Palazzo Zanca per chiedere chiarimenti al sindaco Renato Accorinti sulle vertenze che riguardano l'amministrazione comunale: ordinanza anti Tir, le partecipate ATM e MassinAmbiente, lavoratori dell'Ente Teatro, dell'ATO 3 e Casa Serena, gestione diretta dei servizi sociali da parte del Comune, condizione delle scuole pubbliche e del settore sanità, vertenze abitative e morosità incolpevole.

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