TRAPANI. S'intitola “Erice un posto unico al mondo”, dodici opere di Tahar Ben Jelloun in mostra nella Torretta Pepoli dal 20 settembre 2022 fino al 4 novembre 2023. Si tratta di tele realizzate dallo scrittore e poeta marocchino tra il 2010 e il 2011 e che rappresentano l'approdo di un intellettuale raffinato, testimone con la sua scrittura dei tormenti e delle istanze della società contemporanea, alla pittura. Un linguaggio a lungo inesplorato che, nel 2014, insieme ad altri artisti lo ha portato fino a Lipari, con una installazione permanente nell'ala dedicata all'arte contemporanea del Parco Archeologico delle Eolie.
Spiega Jelloun: “Fu Lorenzo Zichichi a convincermi che potevo dipingere unendo la pittura al mestiere di scrittore. Per lavorare al meglio, nell'estate del 2010, arrivai in Sicilia dove, prima ad Agrigento e poi ad Erice, ho realizzato le mie prime grandi tele. La pace e la tranquillità, i colori, l'atmosfera regale nella quale vivevo e la luce che cangiava tra sole e nuvole in piena estate, mi hanno molto ispirato. Oggi alterno la mia attività di scrittore – spesso indirizzata ai mali del mondo, alle angosce del nostro tempo, alle disavventure sentimentali e psicologiche che viviamo – a quella di pittore, che per me è gioia e allegria. Sono davvero grato ad Erice che mi ha fatto intraprendere questa seconda carriera, e quanto mai felice che alcune delle mie opere, realizzate proprio in Italia, siano oggi esposte nella Torretta della Pace, parola, quest'ultima, indispensabile al benessere dell'uomo”.
A introdurre l'esposizione di Tahar Ben Jelloun è un volo di colombe che dal Castello di Venere punteggia il sentiero che conduce alla Torretta Pepoli. Un'installazione curata da Studio PLS – collettivo di artisti e artigiani di Erice – per ricordare ai visitatori la vocazione e l'appellativo di “Erice, città della Scienza e della Pace”. La mostra è stata presentata a Erice martedì 20 settembre a margine della conferenza della Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica – istituito nel 1963 dal fisico prof. Antonino Zichichi – durante la quale sono stati presentati gli oltre 40 seminari internazionali in programma da marzo a dicembre 2023. Info http://www.ccsem.infn.it/
La mostra “Erice un posto unico al mondo” è inserita nel circuito della Erice Card che al costo di 6 euro include l'accesso a vari siti culturali e tariffe agevolate per altri servizi, tra cui la funivia. Visite tutti i giorni dal luglio a settembre (h.10-19) e ottobre (h. 10-18); da novembre a marzo aperture nei giorni di sabato, domenica e festivi (h. 10.30 – 18); da aprile a giugno aperture tutti i giorni (10-18). Ulteriori informazioni su www.fondazioneericearte.org
Tahar Ben Jelloun | biografia
Tahar Ben Jelloun è uno scrittore, poeta e saggista marocchino nato a Fes il 1º dicembre del 1944 da una famiglia benestante di etnia berbera. Si trasferisce a Tangeri, dove frequenta il liceo francese, e poi a Rabat. Qui si iscrive all'università laureandosi in filosofia. Intorno ai primi anni '60 Ben Jelloun inizia la sua carriera di scrittore partecipando attivamente alla stesura della rivista Souffles che è diventata uno dei movimenti letterari più importanti del Nord-Africa. In patria, ha svolto per diversi anni il ruolo di docente di filosofia, ma a causa dell'arabizzazione dell'insegnamento (e non essendo abilitato alla pedagogia in lingua araba), nel 1971 emigra a Parigi, e tre anni dopo consegue un dottorato in psichiatria sociale sulla confusione mentale degli immigrati ospedalizzati. Nel frattempo ha continuato a scrivere, sempre in francese, collaborando col quotidiano Le Monde. Oggi vive a Parigi ed è padre di quattro figli. Ben Jelloun è noto soprattutto per i suoi scritti sull'immigrazione e il razzismo, ed è divenuto lo scrittore straniero francofono più conosciuto in Francia.