“La lezione delle arance marocchine non è stata evidentemente ben recepita a Bruxelles” commenta Tiziana Beghin, portavoce M5S al parlamento europeo, rivolgendosi a Federica Mogherini, Alto rappresentante e unica italiana nella Commissione Juncker, dopo che quest'ultima ha proposto una quota aggiuntiva per importare senza dazi l'olio d'oliva dalla Tunisia.
“E' palese che la Mogherini ha dimenticato di essere italiana -incalza l'europarlamentare Ignazio Corrao. A prescindere da qualsiasi ragionamento di geopolitica, il disastro del trattato UE-Marocco ha distrutto l'economia dei piccoli produttori italiani. Il PD di Renzi si sta dimostrando un re Mida al contrario: distrugge ogni cosa che tocca”.
Per i parlamentari 5 Stelle, l'ulteriore quota annuale di 35 mila tonnellate che potrebbe mettere in ginocchio la produzione olivicola pugliese, siciliana e delle altre regioni produttricio, sarà attiva dall'1 gennaio prossimo, ma solo se ci sarà il via libera dal Parlamento Europeo.
La quota, per il momento ancora una proposta della Mogherini, andrebbe ad aggiungersi alle 56.700 tonnellate annue già previste e dovrebbe essere valida per due anni, fino alla data prevista per la firma del trattato di libero scambio UE-Tunisia.
Il Paese nordafricano può già esportare in Europa senza alcun dazio oltre 56mila tonnellate l'anno di olio e se passasse la proposta targata PD potrebbe aggiungerne altre 35mila da gennaio 2016.
“Come ha dimostrato il caso delle arance marocchine che fanno ancora concorrenza diretta ai prodotti siciliani -aggiungono i 5 Stelle- è difficilissimo controllare il rispetto delle quote d'importazione e il problema si aggraverà con l'accordo di libero scambio con la Tunisia, che non rispetta le stesse norme fitosanitarie che vigono in Europa. Il Movimento 5 Stelle si opporrà e difenderà con tutti i mezzi la produzione e l'eccellenza italiane. E il Governo Renzi che farà?”.