E poi l'esterno del teatro, in pietra siracusana a bugnato e di architettura neoclassica con la parte frontale ornata da sculture e bassorilievi dello Zagari e il soffitto con il dipinto di Renato Guttuso Il Mito di Colapesce. Per l'occasione è stata anche prorogata la mostra dell'artista Togo allestita all'ingresso del Vittorio Emanule.
“Un luogo aperto, da ammirare e vivere, è quello che merita la città – ha dichiarato il presidente dell'Ente Teatro Luciano Fiorino. Un'operazione che su sollecitazione dell'Ufficio di Coordinamento per il Crocierismo è partita in modo assolutamente sperimentale. Grazie alla disponibilità del personale dell'ente riusciremo ad accogliere, in giorni e orari programmati, tutti i gruppi organizzati che si presenteranno. Solo dalle navi crociera che attraccheranno a Messina si attendono in questo mese oltre 50.000 turisti e vogliamo fare la nostra parte affinché la città non si presenti loro con le saracinesche abbassate”.
Open Theatre è al momento un'idea sperimentale che non costerà nulla alle case del teatro, ma che ha l'obiettivo di mettere le basi a un progetto strutturato, che nei prossimi mesi dovrebbe offrire percorsi turistico-culturali stabili all'interno del Vittorio Emanuele nell'ambito di un progetto più complesso che lo restituisca ai cittadini e al pubblico.