Non è la prima volta che tutto questo accade e mentre il tempo sgretola inesorabilmente le tracce della storia -afferma il direttivo di SiciliAntica. Non si può permettere che anche la mano dell'uomo possa provocare danni irreparabili”. “È un fatto gravissimo – afferma Alfonso Lo Cascio, della presidenza regionale di SiciliAntica– che si intervenga in un prestigioso sito archeologico quale quello della Roccella, facendo uso di mezzi meccanici e causando danni sia alla stratigrafia del sito sia ai resti dell'antico borgo. Per questo motivo diventa più che mai urgente acquisire quelli che sono i resti dell'antica Roccella al patrimonio pubblico per poterlo finalmente tutelare adeguatamente, valorizzarlo e renderlo fruibile. Non possiamo permettere che un luogo di così grande interesse non solo per il Comune di Campofelice ma per tutta la storia medievale del territorio rischi di essere cancellato per l'insensibilità di qualche privato cittadino”.
“Il borgo di Campofelice e il suo castello rappresentano un'area dall'importanza storica, culturale, sociale unica per il comprensorio e deve essere protetta -aggiunge SiciliAntica. Sin dalla sua costituzione la sede di Campofelice si batte e lavora per la valorizzazione del Castello di Roccella attraverso l'organizzazione di eventi culturali, rassegne, conferenze con ospiti di fama internazionale per rimettere al centro della vita culturale del territorio un sito che merita la giusta attenzione e considerazione. Bisogna prendere atto dell'insuperabile esigenza di salvaguardia del sito monumentale della Roccella, che non tollera più di essere degradato e deturpato così come fin'ora avvenuto”.