Alcuni reparti soffrono per la carenza di impianti tecnologici che rende precaria la degenza e di personale e di strumenti diagnostici. Penso per esempio alla neurologia, i cui pazienti debbono ricorrere alle strutture di Siracusa ed Avola per gli esami essenziali. Ma il vero scandalo consiste nel fatto che dopo sette anni la struttura sanitaria di riferimento regionale per le patologie oncologiche da esposizione all'amianto rimane ancora sulla carta. La unicità e la specificità della destinazione del Muscatello dovevano suggerire alla regione ed al Ministero una deroga a ogni vincolo e limite vigenti. La Commissione Antimafia sarà impegnata non solo nella ricerca di eventuali responsabilità politiche e amministrative ma anche ad incalzare il governo regionale affinché si recuperi il grave e colpevole ritardo che continua a penalizzare il nosocomio di Augusta e la utenza siciliana.”