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#Vistidall’albero. Accorinti snobba l’Aula e convoca una conferenza stampa

Stasera è accaduto qualcosa di molto grave in questa città. Non era mai accaduto che un disertasse il civico consesso, luogo istituzionale per eccellenza, per convocare contemporaneamente una conferenza stampa.

Dopo aver sostenuto che dovessero essere gli assessori, tutti e otto, a rispondere in sua vece ai rilievi, alle domande e alle critiche  del  (a ulteriore conferma che sconosce le più elementari regole della vita istituzionale e dei corretti e proficui rapporti con l'Aula) non si è presentato mandando l'assessore Sergio a sostenere che l'esecutivo non condivideva il metodo con cui era stato stabilito nella riunione dei capigruppo l'andamento dei lavori.

Anche se è troppo pretendere che Accorinti si ricordi che il Consiglio comunale è sovrano e decide in assoluta autonomia, almeno un aiutino dai valenti cattedratici e burocrati che lo affiancano in questa sventurata avventura ce lo saremmo aspettati.

Invece il sindaco, con una sgarbo istituzionale che non ha precedenti in questa città, non si è presentato in Consiglio Comunale e contemporaneamente ha convocato una conferenza stampa nella quale gli assessori, con l'ausilio di slide hanno evidenziato tutto il lavoro svolto in questi dal 2013 a oggi.

Accorinti ha anche lui snocciolato numeri e dati, affermando di voler così smentire quanti sostengono che lui sia un uomo poco concreto. A noi, se dobbiamo essere sinceri ha ricordato il Berlusconi dei tempi d'oro, che da Vespa ripeteva a memoria dati e numeri senza rendersi conto di ciò di cui parlava e, soprattutto, che prometteva.

Ma non contento del vulnus inferto alle istituzioni cittadine, il Nostro si è dichiarato disponibile alla collaborazione con l'Aula. Come dare torto ai consiglieri comunali che si sentono sbeffeggiati da questa affermazione?

Ma c'è qualcosa di più grave in questa decisione del sindaco, perché non discutere in Consiglio comunale e dialogare con la stampa, scavalcando l'organo istituzionale democraticamente eletto di rappresentanza della città, è una chiara deriva populista, che Accorinti se ne renda conto o no. Buona giornata dall'albero, nonostante tutto.

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