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Università Catania, 70 docenti nell’elenco 2021 dei Top Italian Scientists

. Settanta docenti dell'Università di Catania di diverse aree scientifiche rientrano nell'elenco 2021 dei Top Italian Scientists, la graduatoria degli scienziati di maggiore impatto, misurato con il valore di h-index. Questo è l'indicatore che esprime sia la produttività che l'impatto della produzione culturale o scientifica di una persona attraverso le citazioni ricevute, così come ricavate dal database di Google Scholar My Citations.

Per essere considerati in questa graduatoria, l'h-index dev'essere uguale o maggiore di 30: sono TIS, ad esempio,  ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani (Material & Nano Sciences), dell'Università Cristina Messa (Biomedical Sciences), dell'Istruzione Patrizio Bianchi (Business Sciences) e l'ex ministro dell'Università Gaetano Manfredi (Engineering). L'ateneo catanese si colloca così al 19esimo posto tra le 66 università italiane censite dalla TIS ed è tra le prime meridionali, dopo l'Università Federico II di Napoli e la Aldo Moro di Bari”. “Dalla fisica alla chimica, dalle scienze economiche all'ingegneria, dalle scienze umanistiche e sociali alle neuroscienze, tutte le macroaree disciplinari del nostro ateneo possono vantare studiosi che rientrano in questa graduatoria – sottolinea il rettore Francesco Priolo – a conferma della qualità complessiva del nostro corpo docente e dei nostri ricercatori, che negli ultimi anni ha investito significative risorse economiche a sostegno delle iniziative di ricerca pura e applicata in tutti i settori e si è dimostrato altamente competitivo nell'ambito dei progetti europei e internazionali. L'Università di Catania – prosegue il rettore – è inoltre straordinariamente attivo sul fronte dei progetti di ricerca innovativi, basti pensare che in questo momento stiamo lavorando, in qualità di capofila o di partner qualificati, a più di 40 progetti Po Fesr 2014/20, finanziati dalla Regione Siciliana su misure dell'Unione europea, un numero che supera il totale dei progetti che coinvolgono gli altri atenei isolani”. (Foto UniCt)

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