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#TermeVigliatore. Sostituzione Salamone, Cipriano attacca il PD

Francesco Carmelo Salamone
Francesco Carmelo Salamone

Neanche l'invio di un commissario ad acta è servito per definire la sostituzione del consigliere comunale di Terme Vigliatore Francesco Carmelo Salamone, arrestato di recente. L'Aula non ha adempiuto alle richieste della Prefettura di Messina e dell'assessorato regionale degli Enti Locali in merito alla surroga del consigliere comunale Salamone, sospeso dalle proprie funzioni perché coinvolto nell'operazione antidroga Triade e attualmente detenuto in carcere, bocciando la delibera. La seduta del Civico consesso si è conclusa con il voto contrario, dopo l' tra i 7 consiglieri della maggioranza e i 7 dell'opposizione (PD e Nuova Rinascita). Alla base delle diverse posizioni ci sarebbe anche una diversa interpretazione della delibera proposta, mentre sul futuro di Terme Vigliatore incombe il rischio dissesto se non si metteranno a posto i conti. Con il decreto 179 del 10 agosto scorso, l'assessore Lantieri ha nominato il commissario ad acta Nicolò Lauricella, che sostituisce il Consiglio Comunale. Per ripristinare il plenum, infatti, si sarebbe dovuto procedere alla surroga del consigliere arrestato, ma il commissario ad acta non ha ancora provveduto alla proclamazione del consigliere subentrante. Il sindaco Cipriano (nella cui lista “Verso il Futuro” con Bartolo Cipriano candidato sindaco è stato eletto Salamone) lamenta l'inerzia del commissario e quella che definisce la doppiezza del PD, che “su una vicenda simile avvenuta a Messina ha fatto pressione perché si addivenisse subito alla surroga di un consigliere oggi in stato di arresto, mentre starebbe ritardando, con i buoni uffici di qualche parlamentare regionale, perché lo stessa determinazione sia assunta per il Comune di Terme Vigliatore. A sessanta chilometri di distanza il PD cambia talmente atteggiamento, quasi facendo pensare che qui ci sia in una zona di influenza diversa. E, quel che è peggio, lo fa sulla base di una motivazione non supportata da alcuna copertura giuridica. Ci si chiede se Renzi, ma se lo stesso Carbone, siano a conoscenza di ciò che sta avvenendo in provincia di Messina”.

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