Poi ricorda anche che “nessun importo è istituzionalmente posto a carico della Regione Siciliana. Oggi il CAS deve far fronte anche alla situazione finanziaria determinata negli anni che non riguardano questa amministrazione, con un contenzioso notevole e una esposizione debitoria importante da quello causata. Negli ultimi 4-5 anni le direzioni e gli uffici tecnici, anche dopo specifici atti d'indirizzo, hanno garantito l'ordinaria gestione, tant'è che l'intera rete autostradale (non soltanto la Messina-Catania) è transitabile in sicurezza, anche se nello stato di fatto a tutti noto”.
Poi l'elenco dei lavori. Grazie al Patto per Sud sulla Messina-Catania sono previsti l'apertura di cantieri per barriere di sicurezza (3.500.000 euro), la messa in sicurezza delle gallerie Taormina, Giardini e Sant'Antonio (9 milioni 50.000 euro), sistemi di sicurezza stradali (9.970.000 euro) e il rifacimento della pavimentazione della tratta Messina-Giardini Naxos (23.300.000 euro). Nella A18 e nella A20 lavori per l'impianto SOS e il telecontrollo nelle gallerie Sant'Ambrogio, Langenia, Carbonara e Sant'Elia (5 milioni 700.000 euro) e per i pannelli a messaggeria variabile (7.800.000 euro).
Sulla Messina-Palermo si apriranno cantieri per le barriere di sicurezza (8.200.000 + 18.560.000 euro), per la messa in sicurezza delle gallerie Capo Calavà e Cicero e per impianti di ventilazione, illuminazione, antincendio, telecontrollo e SOS (15.460.000 euro) e per il rifacimento pavimentazione nella tratta Messina-Patti-Furiano (21.980.000 euro). Com il Patto per Messina si realizzeranno sulla Messina-Catania i cantieri per gli svincoli di Santa Teresa Riva – Valle d'Agrò (12 milioni) e Alì Terme (18 milioni) e sulla Messina-Palermo gli svincoli di Monforte San Giorgio e Furnari-Portorosa.
“Non ho remore nell'affermare che le tre datate autostrade Messina-Palermo (i primi appalti risalgono al 1969), Messina-Catania (la costruzione è iniziata nel giugno 1965 e l'intero tracciato è stato aperto al traffico nel 1971) e i 45 km in esercizio della Siracusa-Gela (il primo tratto è stato aperto nel 1984) hanno bisogno di un vigoroso rifacimento strutturale perché la nostra rete autostradale si ponga a livello delle altre concessionarie italiane –incalza Faraci. Nonostante la impossibilità finanziaria di affrontare in un solo tempo la ristrutturazione dell'intero tracciato, i nostri uffici hanno approntato, parallelamente ai lavori ordinari, le progettazioni immediatamente cantierabili inserite nel Patto per il Sud. Nel contempo hanno predisposto una serie di interventi a breve e medio tempo per la Messina-Catania, alcuni di essi per responsabilità istituzionale nei confronti del G7 con fondi a carico del Consorzio. In ultimo –conclude il presidente del CAS- tengo a sottolineare le difficoltà obiettive nelle quali si è costretti a operare con una pianta organica che prevede oltre 700 unità e un personale effettivo con il passare del tempo ridotto a meno di 400 a causa dei pensionamenti maturati e dell'impossibilità di procedere a nuove assunzioni”.