Il presidente di Sicilia e legalità, Maurizio Franchina, lancia l'allarme. La Regione rischia di perdere 40 milioni di euro se recepisce la nuova normativa del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
“Una Regione i cui bilanci non navigano, di certo, in buone acque non può permettersi di perdere nessuna risorsa dovuta. Così si calpesta lo statuto siciliano” – dice Franchina. Intanto l'associazione ha presentato lo scorso 2 marzo una diffida formale, indirizzata al presidente Rosario Crocetta e all'assessore alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, con la quale s'invita a non recepire la circolare 2533 del 2 febbraio 2015 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
“Dopo anni in cui tutte le entrate, sia quelle relative ad operazioni eseguite presso gli uffici della Motorizzazione sia quelle eseguite da soggetti terzi, erano pacificamente nel bilancio dell'Isola – spiega Franchina – dal 2011, attraverso un aggiornamento della procedura informatica centralizzata, lo Stato si è gradualmente impossessato di ogni somma derivante da tali operazioni. Il tutto con semplici circolari e pareri che non hanno valenza giuridica e quindi in spregio delle prerogative statutarie dell'Isola”.