A ragusa, per il secondo anno consecutivo, è stato organizzato dal 6 al 27 settembre il Ragusa Festiwall, un evento che si propone di abbellire con i murales le facciate di alcuni palazzi. I palazzi scelti appartengono al quartiere Selvaggio, da anni considerato come zona periferica degradata, e cinque sono gli artisti che hanno il compito di raffigurare le proprie suggestioni sul cemento urbano: l'italiano Agostino Iacurci, la spagnola Hyuro, il dominicano Evoca1, l'australiano Fintan Magee e il venezuelano SatOne. L'opera di Agostino Iacurci è intitolata Ogni bene è mobile e raffigura una torre pericolante di vasi con in cima un uovo, simbolo di fecondità. Ogni bene è mobile vuole essere richiamo e memoria dei drammatici eventi sismici che si sono susseguiti lungo la storia nel nostro paese, fino ad Amatrice.
Tali iniziative, che come abbiamo potuto notare anche a Messina incominciano a trovare il favore e il sostegno degli enti locali, cercano di dare unicità, fantasia e colore ad un ambiente urbano che molte volte può intrappolarci nella sua apatica ed asfittica indifferenza di cemento.