Non ho niente contro il Dalai Lama – prosegue De Luca – e ho rispetto per tutte le religioni, ma ho altrettanto rispetto per la legge e per i messinesi. Il mio avvocato ha individuato numerosi profili di illegittimità nella delibera. Soprattutto quando si evince un evidente danno erariale causato dalla volontà del Sindaco e della Giunta di partecipare a tutti i costi alla costituzione della Fondazione Taormina Arte Sicilia distraendo la somma di 120 mila euro ed un bene immobile di ingente valore dalle procedura di risanamento finanziario dell'Ente: tale disegno criminoso è stato messo in atto esclusivamente per poter finanziare i convegni del 16 e 17 settembre 2017 di accoglienza del Dalai Lama a Taormina ed a Messina.
E' poi il caso di evidenziare che nessuna norma dello Statuto della Fondazione prevede il conferimento di somme, tant' è vero che l'unico socio che ha agito in questa direzione è stato esclusivamente il Comune di Messina, mentre gli altri soci si sono limitati a conferito soltanto beni immobili. L'assegnazione della somma di 120 mila euro da parte della Giunta Municipale alla Fondazione è stato un vero e proprio artifizio per consentire al Comune di Messina, in assenza di bilancio di Previsione, di poter organizzare la venuta del Dalai Lama a Messina come si evince dal contenuto della delibera n. 573 del 3 agosto 2017. La Giunta Municipale invece, illegittimamente, ha impresso, con il provvedimento de quo, un vincolo di scopo a tale mandato di pagamento per delle specifiche iniziative, di carattere straordinario non rientranti nelle spese correnti, eludendo l'originaria destinazione al fondo di gestione che, ai sensi dell'art. 5 dello statuto, è destinato alle spese correnti; ovviamente, tra queste, non rientra la manifestazione del Dalai Lama in quanto è un evento straordinario.
Se il sindaco aveva la necessità di organizzare questi incontri lo poteva fare anche donando parte del suo stipendio e di quello dei suoi assessori per qualche mese, come aveva già detto avrebbe fatto in generale, ma anche questa poi è rimasta una delle sue tante promesse della campagna elettorale”. “Le responsabilità – conclude De Luca sono però anche di questo consiglio comunale che non ha votato la sfiducia a questo sindaco per convenienza personale facendogli credere di potere fare qualsiasi cosa e di rimanere sempre impunito”.