Le operazioni di polizia hanno consentito di rinvenire, inoltre, nella stanza del 33enne tunisino oltre 13.200 euro in contanti, probabilmente proventi dell'attività delittuosa. La merce era stata abilmente occultata all'interno di sacchi neri, a loro volta ulteriormente celati da sacchi di iuta riportanti effigi e scritte arabeggianti, in modo che sembrassero contenere grosse quantità di generi alimentari provenienti dai territori nord-africani. Solo una più approfondita ispezione degli stessi ha consentito ai finanzieri di rinvenire le sigarette di contrabbando.
La commerciante e il tunisino sono stati ritenuti entrambi responsabili del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri. In particolare, il 33enne, già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato e successivamente condannato durante un'udienza per direttissima, dopo aver optato per il patteggiamento della pena, a 10 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre al pagamento di 900.000 euro di multa. La donna è stata denunciata a piede libero all'Autorità Giudiziaria di Marsala. L'operazione è il frutto della costante attività investigativa che la Guardia di Finanza pone in essere ai fini del contrasto dei traffici illeciti in genere e del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, in particolare.