In particolare, è stato scoperto che il luogo non era adibito solo a magazzino, ma la proprietaria aveva creato un punto di assemblaggio dei vari componenti per arrivare a produrre l'articolo contraffatto da porre poi in vendita. Nel locale sono stati trovati infatti una postazione di lavoro ad hoc costituita da un tavolino munito di ventilatore, numerosi scatoloni stracolmi di pezzi e collanti, spillatrici, pistole silicone, forbici, cacciaviti, fogli adesivi e plastiche sagomate, materiali, questi, da utilizzare per il montaggio e per il successivo confezionamento di plantari, solette, sottopiedi e kit per la cura dei piedi.
Peraltro, il locale era in condizioni assolutamente fatiscenti e insalubri, fra polvere e scarafaggi, così da rendere ancora più pericolosi i prodotti destinati alla cura del corpo. I prodotti e i materiali sono stati sequestrati e la proprietaria del magazzino, una cinese titolare di partita IVA, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Palermo. Parallelamente, i finanzieri stanno svolgendo accertamenti fiscali sull'imprenditrice, che non risulta aver presentato nel tempo alcuna dichiarazione tributaria, pur avendo la sua attività prodotto notevoli flussi di denaro.