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#Palermo. Attentato Di Matteo, Musumeci in visita al PM

Il PM Nino Di Matteo
Il PM Nino Di Matteo

Il presidente della Commissione Regionale Antimafia Nello in visita al pm palermitano Nino Di Matteo per esprimere la solidarietà e la vicinanza della politica al magistrato minacciato da Cosa Nostra, da tempo nel mirino per l'organizzazione di un presunto attentato.

Musumeci ha annunciato l'avvio di una collaborazione tra la di Palermo e Commissione Regionale Antimafia.

Intanto, per oggi è attesa l'udienza di convalida del fermo del boss mafioso Vincenzo Graziano, accusato di essere il reggente del mandamento mafioso dell'Acquasanta. Graziano, arrestato a giugno ma scarcerato dal Tribunale del riesame per mancanza di indizi, è tornato in cella dopo le accuse del neo pentito Vito Galatolo, l'ex capomafia che gli ha affidato il clan durante la detenzione.

Secondo Galatolo, sarebbe stato Graziano a procurarsi i 200 chili di tritolo, non ancora ritrovati, destinati a un attentato a Di Matteo. L'esplosivo sarebbe stato acquistato  dopo la colletta fatta dai clan e custodito all'Acquasanta.

I pm stanno cercando di capire se il progetto dell'attentato fosse vero o possa essere stato un modo per altri clan di appropriarsi dei soldi della famiglia dell'Acquasanta che alla colletta avrebbe partecipato con 360 mila euro, una somma cinque volte maggiore rispetto a quella dagli altri due boss Girolamo Biondino e Alessandro D'Ambrogio. Indagini a tutto campo anche alla ricerca dell'esplosivo.

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