Un importante risultato è stato conseguito ieri dai carabinieri a Sant'Agata Militello e Naso. Nell'ambito dei controlli serrati che in questi giorni il Comando Provinciale Carabinieri di Messina sta svolgendo con il supporto del Nucleo Investigativo e dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria dopo l'attentato del 18 maggio scorso al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, sono stati arrestati Francesco Nicomedi e Giuseppe Praticò e sequestrati 13 chili di marijuana.
Il primo a essere stato arrestato è Francesco Nicodemi, allevatore nato a Naso, in provincia di Messina nel 1964, accusato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, aveva nascosto in un casolare di sua proprietà 13 chili di marijuana essiccata e già confezionata in scatole di cartone, che l'allevatore aveva abilmente occultato nel sottofondo di alcuni fusti metallici custoditi in un locale, reso inaccessibile da una catasta di legname.
Praticò, nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale che lo obbligava a non allontanarsi dalla propria abitazione in un certo arco orario della giornata, si era comunque fatto un giro in barca. Ad attenderlo al porto di Torrenova c'erano però i carabinieri di Sant'Agata Militello che lo hanno bloccato eseguendo anche una perquisizione nella sua abitazione, nella quale è stata rinvenuta un'ingente quantità di attrezzi da pesca, risultati essere stati rubati di recente a Torrenova. Nicomedi è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Sant'Agata Militello, mentre Praticò è stato sottoposto agli arresti domiciliari.