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MiStateTuttiSulTacco. #Sanremo 2018 seconda serata: ma l’età media di questo festival qual è?

SANREMO. Ormai il dubbio che avevamo in prima puntata e del quale tutti parlano è diventato un dato di fatto: ma l'età media di questo Sanremo qual è? Per me questa edizione 2018 ha un odore particolare che a volte mi fa tenerezza, come quello della naftalina dentro i cappotti delle nonne (sensazione tenera e carina avuta, per esempio, con Pippo Baudo sul palco), a volte un po' più ingombrante e invadente quando arriva invece un personaggio che in molti avevano dimenticato. O meglio, no: i 30-40enni come me non potevano aver dimenticato Shaggy e l'hit del '95 Boombastic. Cosa che ha fatto sentire vecchia e datata anche me, che oggi ho solo voglia di andare da un doctor botox per revisioni varie. E a proposito di revisioni e botox sì, botox no, una volta per tutte, e mi rivolgo alle sostenitrici facebookiane del direttore artistico Claudio Baglioni: nessuno ha mai messo in dubbio le doti artistiche di questo grande cantautore romano che ha fatto pomiciare per anni tante generazioni con le sue canzoni, nessuno ha mai detto che è scarso.
Ma lui ha confermato come l'odore della naftalina può dare alla testa e farti trasformare in plastica-man. Per il resto, canta ancora e scrive forse ancora, svolgendo bene il suo mestiere di artista. Stop alle polemiche su questo argomento, grazie. Una cosa però da siciliani la dobbiamo dire: la bella e intensa presenza sul palco dell'Ariston della Alice Caioli di Acquedolci. Noi facciamo il tifo per lei, grande voce e canzone decisamente sanremese, non facciamo però il tifo per i suoi tatuaggi #cummogghitinnidui.
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