Abbiamo chiesto più volte di incontrare il sindaco, ma nei due confronti che abbiamo avuto nei giorni scorsi sono intervenuti solo gli assessori Italiano e Maisano, senza però che si sia trovata una condivisione unitaria, con l'amministrazione ferma sulle proprie posizioni. Dal giorno dell'entrata in vigore dell'ordinanza, al borgo non si vede quasi più nessuno e gli incassi sono veramente limitati. Continuando di questo passo, la maggior parte dei locali sarà costretta a chiudere, con la conseguenza che tutti i sacrifici fatti saranno risultati vani, per la scelta di un'amministrazione sorda nell'ascoltare le nostre richieste.
Siamo profondamente indignati, tanto che noi e l'Havana da domani terremo chiuso il locale come forma di protesta. Una protesta che per noi rappresenta sicuramente un danno economico -conclude Arcoraci- ma che facciamo come ultimo disperato tentativo per cercare di tenere alta l'attenzione su una situazione veramente assurda per una città che sbandiera ai quattro venti di essere pro-turismo, ma che con iniziative del genere, dimostra invece di essere anni luce lontana da una città che si possa definire a vocazione turistica”.